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È ora di nominare un “ministro del Web3”, afferma il gruppo politico giapponese di NFT

Fonte: AdobeStock / Olivier Le Moal

La nuova task force sui token non fungibili (NFT) del partito politico giapponese al governo ha raccomandato al governo di nominare un “ministro Web 3.0”.

Come riportato all’inizio di quest’anno, il Partito Liberal Democratico (LDP), che governa il Giappone dal 1955, ha lanciato una task force politica NFT, ufficialmente intitolata “NFT Policy Review Project Team” (traduzione letterale). Il gruppo è guidato dal parlamentare LDP Masaaki Taira ed è stato creato dall’ex ministro per la trasformazione digitale Takuya Hirai.

Per il media giapponese CoinPost e a twittare dal parlamentare LDP e membro della task force Akihisa Shiozaki, il gruppo di membri del partito ha pubblicato un “libro bianco” in cui spiega che il Giappone deve “guidare l’innovazione nell’era del Web 3.0” e che ciò richiederà al governo di destinare la NFT nazionale settore come nuovo motore di crescita.

Il documento esplicita la necessità di nominare un ministro che sia responsabile delle questioni relative al Web 3, nonché “un banco di consultazione interministeriale”.

Inoltre, il gruppo ha invitato il governo a stabilire una serie di regole per sorvegliare le vendite secondarie nel mercato NFT e consentire la gestione delle criptovalute nei servizi di deposito a garanzia a determinate condizioni.

Tuttavia, il gruppo sembra anche ritenere che il settore NFT sia attualmente sottoregolamentato in alcune aree chiave e vuole affrontare questo problema.

In quanto tale, il documento raccomanda anche al governo di porre fine all’emissione e alla vendita incontrollate di NFT e di creare un “meccanismo per garantire” la “sicurezza” degli investitori.

Il whitepaper ha anche menzionato gli sviluppi nel metaverso, con i suoi autori che affermano che il governo dovrebbe “prendere l’iniziativa” e aiutare le imprese giapponesi a stabilire standard globali nello spazio.

Il gruppo è stato critico nei confronti del fatto che le società NFT giapponesi attualmente sembravano essere “in ritardo” rispetto al resto del mondo a causa del fatto che sono tenute a destreggiarsi in un gran numero di normative e ostacoli fiscali.

In una possibile spinta per il settore, il gruppo ha ritenuto che questi ostacoli fossero in qualche modo “eccessivi” e ha osservato che le “promettenti startup” nello spazio stavano scegliendo di trasferirsi all’estero di conseguenza.

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